Microsoft compra Linkedin per 26 miliardi e 200 milioni di dollari. Operazione lampo tra il colosso di redmond e la società proprietarie del social network dei professionisti, che passa nelle mani della compagnia fondata da Bill Gates per una valutazione di 196 dollari per azione. Linkedin “manterrà il proprio brand distintivo, la sua cultura e indipendenza”, spiega una nota congiunta delle due società.
La proposta di acquisto è stata votata all’unanimità da entrambi i cda delle società. Secondo quanto riporta Reuters, l’offerta, che valuta la socieàt con un premio del 49,5% sul prezzo di chiusura di LikedIn di venerdì, sarà interamente in contanti e verrà finanziata principalmente con nuovo debito.
Nessun cambio al vertice aziendale, con l’attuale amministratore delegato Jeff Weiner che rimarrà al proprio posto ma riferirà direttamente a Satya Nadella, suo omologo in Microsoft. Weiner e Reid Hoffman, co-fondatore e azionista di controllo di Linkedin “sostengono completamente” l’accordo, che dovrebbe concludersi entro la fine del 2016.
Turismo digitale, per accelerare necessario un piano operativo
Il turismo costituisce oggi il 10% del PIL nazionale, con poco più di 9 miliardi legati alle transazioni digitali. Non è un caso che nel Modello Strategico per l’ICT delle PA l’ecosistema digitale del turismo sia stato uno dei primi ecosistemi chiaramente identificato e che un capitolo specifico sia stato previsto nel documento “Strategia per la Crescita Digitale”, documento di accompagnamento italiano dell’Accordo di Partenariato con l’Unione Europea per i fondi 2014-2020.
E se i dati della mia azienda sono nel deep web?
Gli esperti dell’azienda di sicurezza Anomali Labs hanno condotto un interessante studio, intitolato “The FTSE 100: Targeted Brand Attacks and Mass Credential Exposures” sugli attacchi alla reputazione delle 100 principali aziende del FTSE e sulla disponibilità nel Dark Web di dati relativi ai loro dipendenti.Il Brand Spoofing è una pratica illegale che causa danni ingenti ad aziende in tutto il mondo, tipicamente i truffatori pubblicano siti che clonano quelli legittimi con l’intento di indurre gli utenti a fornire dati riservati. “L’obiettivo di questo rapporto è quello di analizzare le registrazioni di domini sospetti per attacchi contro le aziende del Financial Times Stock Exchange 100 (FTSE 100 Index) e di identificare abusi ed account potenzialmente compromessi che potrebbero essere utilizzati come parte di un attacco.” – riporta lo studio.
Privacy: come proteggerla ed evitare gli errori più comuni
Secondo ricerche condotte da Kaspersky Lab, per proteggere la propria privacy, gli utenti ricorrono a molti metodi per tenere al sicuro i propri dati personali dagli occhi indiscreti del mondo online, tra cui nascondere il computer e solo pochi utenti sono consapevoli dei rischi e questi ultimi usano i metodi sbagliati per proteggersi online. La ricerca mostra come gli utenti Internet applichino molti metodi differenti per tenere al sicuro la propria privacy. Un intervistato su cinque (20%), ad esempio, ha ammesso di coprire la webcam, nel tentativo di proteggere la propria privacy. Sebbene sia utile, è importante comprendere che coprire la webcam non può impedire le registrazioni audio e proteggere gli utenti dall’essere ascoltati da hacker o gruppi criminali.